Le esperienze infantili avverse come abusi, maltrattamenti, contesti familiari disfunzionali, trascuratezza emotiva, violenze (fisiche, psicologiche e/o sessuali) possono lasciare cicatrici neurobiologiche di lunga durata, aumentando il rischio di sviluppare disturbi mentali in età avanzata. 

Una review sistematica di 27 meta-analisi pubblicata in Aprile 2022 ha dimostrato che individui con ACE (Adverse Childhood Experiences) riportano delle alterazioni strutturali del SNC (Sistema Nervoso Centrale) e funzionali del ANS (Sistema Nervoso Autonomo), oltre la perdita di connessioni tra differenti aree come:

È importante sottolineare che le alterazioni neurobiologiche sono state osservate in soggetti anche in assenza di disturbi mentali. Il futuro della prevenzione e del trattamento del disagio psicosomatico correlato alle esperienze sfavorevoli infantili sarà sempre più caratterizzato da un approccio multidisciplinare. Le cicatrici biologiche lasciate dagli ACE possono essere inibite e recuperate attraverso il supporto e gli interventi psicosociali, sempre che tengano conto delle interconnessioni tra diversi livelli di comportamento, gestione delle funzioni emotive e cognitive, struttura organica e networks di collegamento. E’ necessaria una visione integrata della psicoterapia e della psicosomatica, che include diversi campi di intervento clinico (propriocezione, gestione cognitiva ed emotiva, nutrizione, life style, movimento fisico). Interventi diversi, collegati e tutti finalizzati alla cura integrata della persona.

Hakamata Y, Suzuki Y, Kobashikawa H, Hori H. Neurobiology of early life adversity: A systematic review of meta-analyses towards an integrative account of its neurobiological trajectories to mental disorders. Front Neuroendocrinol. 2022 Apr; 65:100994. doi: 10.1016/j.yfrne.2022.100994. Epub 2022 Mar 21. PMID: 35331780.

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