Stress e disturbi somatici

L’equilibrio psicofisico può essere profondamente alterato da eventi della vita, abitudini disfunzionali o malattie. Quando l’evento stressante (psicologico, ambientale, socio-relazionale, organico, metabolico, alimentare) si verifica, si attiva una risposta funzionale dell’organismo allo stress acuto che consente l’adattamento al nuovo equilibrio. La risposta dello stress system coinvolge i principali sistemi di sopravvivenza dell’organismo ed attiva il sistema nervoso, endocrino e immunitario.

La risposta allo stress è generalizzata, ossia, indipendentemente dagli stimoli fisici o psichici, presunti o reali, è sempre identica. Che sia un batterio oppure la paura di un esame si attivano identiche risposte nell’organismo.

Le 3 fasi dello stress

Eustress

Non esiste vita senza stress! L’uomo è programmato per gestire lo stress acuto nella fase di allarme, attivandosi positivamente per adattarsi alla sfida e al nuovo equilibrio

Distress

Se lo stress si prolunga nel tempo, si entra nella fase di resistenza. L’organismo tenta di adattarsi, ma con uno sforzo psicofisiologico intenso (sintomi) ed una omeostasi labile.

Burnout

In permanenza dello stressor si entra nella fase dell’esaurimento. L’organismo non recupera equilibrio in autonomia e si va verso una possibile insorgenza di disturbi somatici e psichici.

Quando lo stress diventa cronico

Nello stress cronico l’organismo della persona, per fronteggiare il prolungamento del disequilibrio, adotta strategie compensatorie autonomiche, modificando sia il funzionamento delle capacità psicologiche di adattamento che la composizione corporea. Le conseguenze sono visibili nel comportamento, nell’equilibrio emotivo e la salute in generale.

Il tempo è la condizione che caratterizza lo stress patologico. Oltre l’intensità del singolo evento che può risultare anche traumatico, è la condizione di cronicità a logorare la psiche e l’organismo

Lo stress cronico è la causa delle sintomatologie da stress correlate o da accumulo (ansia, depressione, infarto, cancro, ictus, malattie degenerative, sindrome metabolica, disturbi gastrointestinali, disturbi immunitari, dolori cronici, disfunzioni sessuali e riproduttive, disturbi del sonno, dipendenze, burnout professionale).

Come capire se sei stressato?

  • mal di testa
  • mal di schiena
  • difficoltà di digestione
  • dolore allo stomaco
  • tachicardia
  • sudorazione delle mani
  • agitazione
  • disturbi del sonno
  • stanchezza
  • mancanza di energia
  • capogiri
  • perdita di appetito
  • problemi sessuali
  • percezione di suoni fastidiosi
  • difficoltà a pensare in maniera chiara
  • difficoltà al livello di presa di decisione
  • frequente distrazione
  • difficoltà di concentrazione
  • difficoltà di memoria
  • mancanza di creatività
  • perdita di motivazione
  • eccessiva autocritica
  • Problemi di comunicazione, tensioni, liti, mobbing
  • Sfiducia generale, invidia, gelosia
  • Riduzione della capacità di lavorare in gruppo, isolamento sociale
  • Aumento di infortuni e incidenti
  • Calo del rendimento
  • Rinuncia a pause, lavoro nel tempo libero, dipendenza dal lavoro
  • Fenomeno del «presentismo»
  • Alimentazione malsana, mancanza di movimento
  • Dipendenze (alcol, nicotina, droghe)
  • Piccoli furti, vandalismo
  • Apatia, «sciopero bianco»
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La Terapia integrata dello Stress e delle sintomatologie stress correlate (MUS) inizia da una valutazione psico-fisiologica, attraverso dispositivi medici non invasivi. La misurazione dello stress aiuta il coinvolgimento della persona direttamente nel percorso terapeutico: conoscenza di sé e motivazione sono fondamentali per il successo terapeutico, almeno quanto definire mirate tecniche di intervento psicosomatico personalizzate. Il corpo non mente: la valutazione fisiologica consente di individuare le alterazioni del SNA, dei livelli di ormoni dello stress, del ritmo circadiano, delle principali carenze organismiche. La valutazione psicologica clinica consente di valutare lo stato delle emozioni, dei comportamenti, dello stile di vita, del contesto ambientale, familiare e lavorativo.

Successivamente si adottano corrette azioni di recupero psico-somatico che coinvolgono: tecniche psicocorporee, biofeedback respiratorio, stile di vita, percezione cognitiva, emozioni, composizione corporea e nutrizione, movimento fisico, supplementi.