Essere traditi mette in discussione l’autostima e il potere personale. Le conseguenze psicologiche del tradimento sono gravi: dolore emotivo, confusione, depressione, il terreno che manca sotto ai piedi. Tante domande affollano la mente del partner tradito: “Perché l’hai fatto?”, “Cosa aveva lei-lui più di me?”, “Come hai potuto farlo?”.

La sensazione interna post-tradimento è simile a quella di un territorio sfigurato da  una catastrofe naturale: devastazione, azzeramento, solitudineIl messaggio implicito del traditore è irreversibile: “non mi servi più, mi serve ciò che tu non sei e che non puoi darmi”, la percezione di rifiuto ed umiliazione è inevitabile. Il traditore può non sapere perché agisce così e cosa in realtà gli serve, ma è comunque mosso da un bisogno intrinseco che lo spinge a rivolgersi altrove. Cercando in altre anime, in altri corpi, ciò di cui sente l’importanza in quel momento della sua vita. Non si può stabilire con precisione cosa spinge a guardare altrove. Si tratta sempre di necessità individuali molto profonde.

Dinamiche di coppia come simbiosi, competizione, gelosia, narcisismo, possono condizionare l’affettività di fondo e rendere la relazione carica di incomprensioni. Il rapporto non teme nulla quando è alimentato da un continuo confronto leale, aperto alla condivisione emotiva e alla comprensione della diversità dell’altro. Se invece la qualità del confronto degrada, il rapporto ha i giorni contati. Il tradimento sta per incombere, perché nella coppia si crea una latente solitudine individuale. Due cuori, che anziché riscaldarsi reciprocamente, si allontanano, anche inconsapevolmente.

La ferita del tradimento lascia la mente e il corpo distrutti, ed è una sensazione difficile da reggere.

Si attiva la necessità, per il partner tradito, di ricostruire una dimensione psicologica sana. Il percorso è inizialmente duro e faticoso, ma non impossibile. Prima occorre medicare la ferita, poi risanare la personalità. Le persone che cercano la consapevolezza, sono pronte a risentire l’Amore dentro di sé in-dipendentemente dall’altro. L’Amore per Sé stessi è la premessa per essere amati. Del resto, come farebbe un’altra persona a stimarci se internamente prevalgono sempre e solo paure ed insicurezze. Per ripartire col piede giusto bisogna interrompere anche il tradimento verso sé stessi. Rinascere significa re-imparare quanto perduto, ossia praticare la verità, la trasparenza, il coraggio e la responsabilità emotiva delle proprie scelte, delle proprie idee. Attraverso un allenamento quotidiano al coraggio della verità, a piccoli passi e verso tutti, si ricostruisce l’Autostima perduta. Piccole pratiche quotidiane di consapevolezza rafforzano e rinnovano la personalità.  Giorno dopo giorno si riconquista il piacere dell’autonomia. Nuove sensazioni di benessere fungono da bussola per orientarsi nel mondo delle relazioni, e non solo affettive.

Rinascere si  può, praticando nel quotidiano la ricerca del migliore collegamento tra sentimenti, corpo e  mente al centro del proprio mondo, da protagonisti consapevoli.

 

 

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